Mirabilia Luce n. 011

Valeria Orlando: Directing Beauty.
Trasformare l’amore per la Bellezza in una professione, per esaltare l’unicità di ogni donna.

 
 
 

Se persistete e perseverate,
nel lungo periodo non potete fallire
.

Come è iniziato tutto.

Valeria Orlando si racconta a Valentina Monari

"Volli, sempre volli, fortissimamente volli!" 

Credo di poter usare questa famosissima frase per iniziare a descrivere con quanta passione, impegno e anche andando in completa antitesi con la mia famiglia, ho costruito la persona che sono e il ruolo che oggi occupo all'interno del mondo del lavoro di cui faccio parte.

Classe 1971, reggina di nascita ma catanese d'adozione, sono sempre stata una persona creativa e con delle evidenti qualità comunicative e artistiche di spicco; figlia unica, cresciuta in un contesto familiare dove l'arte era apprezzata come contesto ludico e di arricchimento personale ma non certo con l'idea di poter sviluppare una carriera artistica, dopo aver portato avanti gli studi dell'obbligo e aver acquisito la maturità classica decisi con il raggiungimento della maggiore età di sollevarmi "dall'obbligo" di continuare quel che era stato deciso per me, ovvero continuare la carriera legale che da generazioni nella mia famiglia è stato sempre tramandato, per seguire la mia vocazione e finalmente poter studiare e accrescere le mie competenze nel mondo dell'immagine.

Tre momenti significativi
che hanno causato una svolta nella mia direzione.

Primo
Persistere e perseverare:
diventare la personal di Donatella Versace.

Il primo momento significativo che ha generato una svolta importante nel mio lavoro è stata la scelta di spostarmi da Roma a Milano alla fine degli anni ‘90, dove come tante giovani make-up artist alla ricerca di un inserimento in una delle famose agenzie che a Milano poteva darmi l'opportunità di mettermi in gioco e dimostrare le mie qualità, fui scelta dall'agenzia Make-up Image per essere la personal make-up artist di Donatella Versace. Ruolo portato avanti per 4 anni facendo la spola tra Roma e Milano, con una costanza ed un impegno che ancora oggi ricordo perfettamente! Ero già madre e non è stato facile, ma grazie all'aiuto di mia madre sono stata in grado di poter svolgere il mio compito in serenità e diligenza.

Normalmente agli inizi della propria carriera non è così facile avere un'opportunità così grande, mi ritengo una persona fortunata nonostante la mia vita sia stata costellata da eventi familiari che mi hanno segnata moltissimo; l'opportunità per ognuno di noi è sempre poter scegliere se abbattersi o acquisire forza e andare avanti, credere in sé stessi e non mollare mai, ecco perché mi piace usare l'epiteto: "Se persistete e perseverate, nel lungo periodo non potete fallire".

Secondo
Concretizzare una visione: VOR Make Up.

Il secondo momento che caratterizza la mia crescita professionale è datato 2012, quando al rientro in Italia, dopo 5 anni vissuti tra America e Brasile, lavorando per Condé Nast U.S.A. e Sud America, decisi di creare la mia linea di make-up, VOR Make-up per l'appunto, che porta le mie iniziali; linea uscita sul mercato, dopo 5 anni di studi in collaborazione con un chimico con un’ampia conoscenza del mondo del make-up.

Nel 2017 finalmente VOR prende vita sia come prodotto make-up per aiutare le donne a valorizzare il loro aspetto e la loro personalità con stile ed eleganza, sia come Accademia professionale, la VOR Academy, per ampliare il “credo VOR” nel mondo del make-up italiano fornendo creatività e dinamismo ai professionisti dell’immagine.

“Give Love First” è la parola d’ordine che sintetizza la filosofia del mio brand.

VOR Make-up nasce dal cuore di una donna che ama le donne! Ho impiegato molto tempo per avere un prodotto super tecnologico che coniugasse la mia passione per il colore ed i pigmenti al rispetto della pelle e quindi ad ogni singola lista Inci dei miei prodotti, usando le cere migliori, eliminando i parabeni, i petrolati e i siliconi senza però togliere al prodotto stesso, la funzione long lasting che oggi nel mercato cosmetico si richiede. Un prodotto che nonostante il tecnicismo, fosse semplice da utilizzare e soprattutto che permettesse a me e ad ogni altro utilizzatore, dal make-up artist professionista alla donna comune di poter cambiare il make-up con pochi pezzi dentro il proprio beauty case. La filosofia dell’Arte della Bellezza quindi si ottiene utilizzando un prodotto super tecnologico e mettendo la propria arte a servizio delle donne che costellano i miei 30 anni di carriera.

Terzo
Trasformare il dolore in gesto d’amore.

Il terzo momento importante porta la data Giugno 2015, quando purtroppo mia madre è venuta a mancare… Il dolore della perdita materna è già di per sè, un evento unico e dolorosissimo, ma se a questo aggiungiamo la causa, un tumore ormai in fase di metastasi, che se l’è portata via senza darmi il tempo di prepararmi alla perdita e lasciando un vuoto incolmabile, diciamo che si trasforma in un dolore insostenibile!

La vita ci insegna a fare delle scelte, a prendere strade mai esplorate prime, alle volte si può perdere tutto in momenti simili. Tuttavia si ha sempre la possibilità di cambiare lo stato delle cose e decidere di andare avanti, blindando e trasformando il dolore in un’opportunità per te e gli altri.

Dopo aver perso la mia prima e più importante “Beauty Icon”, nel 2019 ho completato la riformulazione di tutti i fondotinta della mia linea, che ad oggi infatti hanno ricevuto un encomio importantissimo, poter essere utilizzati anche dalle pazienti che sono in terapia oncologica e che necessitano di una lista INCI nobile e depurata.

 
 
 

Creare una Luxury Beauty Experience:
il protocollo per i colori dell’Io

“La Bellezza salverà il mondo”
Dostoevskj

La bellezza, per me, significa fare le cose con il cuore, con passione e con entusiasmo.

Bellezza non come valore assoluto, imposto da canoni estranei alla nostra spiritualità, ma bellezza intesa come prerogativa unica e inalienabile, che appartiene a tutti noi.

Il viso di una donna viene impreziosito solo grazie ad una superba gamma di sfumature ed invisibili correzioni, possibile solo a chi padroneggia il sottile gioco dei pigmenti!

La ricerca di materiali raffinati, sensibili e biocompatibili porta ad un’esplorazione chimica e fisica delle caratteristiche di resa ottimale dei prodotti nei colori e nei toni; ma tutto questo da solo non basta.

Per essere una Global Image Consultant, oltre ad una spiccata abilità pittorica, agli studi specifici sull’armocromia e la conoscenza delle varie forme del volto, occorre anche saper dire le cose giuste al momento giusto e nella modalità corretta.

Cinque anni di studi nel mondo della PNL, neuro programmazione linguistica, mi hanno permesso di creare un protocollo/intervista, che serve a comprendere nel dettaglio le esigenze della cliente, aiutarla a superare le svariate paure circa la propria immagine e soprattutto a fare in modo che si fidino e si affidino alla mia competenza, riconoscendo nel mio linguaggio una pulizia e una propensione in ogni singolo gesto o parola che utilizzo durante i miei incontri a tu per tu con ognuna di loro.

L’Armocromia è una disciplina che permette – attraverso l’analisi dei 4 elementi che costituiscono il DNA della nostra immagine quali pelle, sopracciglia, occhi e colore naturale dei capelli di una persona – di individuare una palette di tonalità in grado di valorizzare e di esaltare i colori naturali del viso, facendoti apparire immediatamente più bella, in forma e giovane.

Ma siamo veramente certi che solo questi 4 elementi siano sufficienti a determinare chi siamo?

A mio parere no, ed è per questo che nei miei percorsi d’immagine ho aggiunto un protocollo che oltre a tenere conto di quanto appena detto, pone l’attenzione su un elemento fondamentale dimenticato da tutti: la personalità di ogni donna.

Nella sua analisi si aggiunge quindi lo studio dei colori dell’IO, indispensabili, per poter sancire in maniera ancora più precisa, i veri colori amici di ogni donna.

Per la psicologia, il colore è molto più di una semplice radiazione con una determinata lunghezza d’onda. Attraverso il suo linguaggio possiamo leggere il mondo interiore della persona. Ogni colore è uno stimolo obiettivo con un significato psicologico e fisiologico universale, indipendente dall’età, dal sesso, dalla cultura.

La persona però inconsciamente preferisce o meno determinati colori a seconda del suo stato psichico, fisico, esistenziale; Ecco perché all’interno della personalità di ognuno, occorre anche far emergere gli “strokes” (momenti dolorosi della nostra vita) che ci hanno segnato profondamente anche in maniera incosciente, e tirare fuori gli “skills” (le nostre qualità).

Aggiungo che si deve precisare che a differenza dei 4 elementi con cui si pratica il test cromatico esterno alla nostra personalità, che rimangono uguali lungo tutto il periodo della nostra esistenza terrena, i 4 colori dell’Io, possono, in molti casi, modificarsi e influire sui cambiamenti e abitudini della persona.

Facciamo un esempio: Gli adolescenti tendono a vestirsi di nero.

Il nero è la negazione stessa del colore. Per Jung è il colore più proprio dell’ombra e rappresenterebbe le tendenze estreme, distruttive delle pulsioni inconsce. Non c’è mediazione, solo opposizione, intransigenza, radicalismo.

Ed infatti nell’adolescenza, sappiamo quanto forte è l’opposizione!

Questa fase è per l’appunto, non una modalità perpetua, ma bensì un periodo che noi tutte ricordiamo.

La modalità di esecuzione del test cromatico, proposto da me, in questo caso quindi diventa, una “Luxury Beauty Experience” a tutti gli effetti, completa nel considerare al centro dell’analisi e come perno centrale ed unico, la donna nella sua unicità e non nella similarità.

Non potranno ma esserci solo 4 stagioni, per poter descrivere ogni donna nella sua complessità!

L’accento è posto sulla personalità, sull’unicità di ogni persona, sul suo vissuto, sul suo animo, sulla sua essenza. Un mondo plasmato da storie ed esperienze che, come in una staffetta, attraversano spazi, tempi, luoghi e generazioni.

La bellezza esteriore diventa lo specchio di un benessere interiore, di gesti quotidiani che, con la mia linea VOR Make-up colorano non solo i volti ma anche le giornate, le risate e la complicità tra persone simili ma uniche. La pelle come un involucro che custodisce sensazioni raccolte nel tempo ma che restano giovani per sempre!

 

 
 
 

Il progetto più significativo


Credo che il progetto più significativo che io abbia realizzato nella mia carriera, sia in realtà l’insieme di tanti accadimenti che hanno costellato la mia vita, e la mia capacità di trasformarli in positivo, soprattutto mettendoli a disposizione delle persone che si fidano di me!

Se invece tengo in considerazione un singolo progetto credo proprio sia stato la trasformazione della mia linea in un percorso wellness e healthness.

Fare del bene agli altri ti ripaga in maniera incredibile.

 

Il fil-rouge:
Give Love First.


Non vorrei essere ripetitiva ma è sempre il mio hashtag #givelovefirst, quell’amore che contamina benevolmente ognuno di noi.

All’inizio è un allenamento non semplice, spesso ci ritroviamo di fronte a persone che tentano di fregarci, che ci rubano energie, che tal volta hanno invidia di noi ed è più facile diventare uno di loro piuttosto che essere se stessi.

Ma io sono sempre stata una persona che non segue le masse, viceversa che tenta invece con il suo lavoro e la sua personalità di migliorare gli altri, e spero di esserci riuscita più di una volta nel corso della mia esistenza.

 

Trasformare il proprio fermento interiore in lavoro della vita. 


La vita mi ha insegnato, e non a parole ma a fatti, che l’essere umano cresce solo nel dolore, e non nella felicità.

Questo non significa essere pessimisti o non anelare ad essere felici ogni giorno, significa riconoscere che la vita non è un percorso “felice”, ma solo un percorso.

Spetta a noi fare in modo che ogni giorno sia felice: e quando non capita non è un fallimento ma un motivo in più per reagire, e dovrebbe essere obbligatorio per ognuno di noi, secondo me, reagire verso la luce e non verso le tenebre.


Come reagire? Io non sono nessuno per dirlo, posso solo testimoniare del mio.

Ci sono state volte in cui non ho potuto decidere da me e ho dovuto accettare cosa veniva scelto per me; altre invece in cui IO ho fatto scelte sbagliate ed ho provato un dolore immenso, non potendo rimediare in nessuna maniera.

Ripetevo incessantemente gli stessi errori, come capita a molti di noi, io credo. Ancora non conoscevo altri modi di reagire.

Poi, dopo molti anni, è arrivato il giorno in cui ho accolto quel dolore e mi sono completamente perdonata. Consapevole sì dei miei sbagli, e anche consapevole che certe scelte fatte da me erano dipese da quelle che mi erano state imposte.

La magia è stata che cambiando io era cambiato tutto intorno a me. In realtà era solo la mia percezione che era cambiata.


Il consiglio quindi per trasformare il proprio fermento interiore nel lavoro della vita, è quello di riconoscere il proprio IKIGAI, lo scopo della vita, accettando e superando gli ostacoli nuovi, evitando quelli conosciuti e mantenendo un rapporto con sé stessi e con gli altri di pura e sana gioia di vivere!

 

Persone di ispirazione
lungo il percorso. 


Sin da piccola sono stata una spugna nell’apprendimento, i miei genitori mi hanno sempre raccontato che non era una necessità di mettersi in mostra ma una naturale predisposizione ad apprendere e a ripetere qualsiasi cosa vedessi o sentissi.

Ho più di una figura che mi ha ispirato nella mia vita, da bambina certamente mia madre, ma sono andata via di casa molto presto e nelle varie scelte di vita ho avuto modo di conoscere tanta gente che mi ha ispirata.

Ricordo il mio tempo in Brasile, ancora oggi è nel mio cuore la mamma del mio ex compagno brasiliano; non dico che ci sentiamo con frequenza, ma sappiamo che ci siamo l’una per l’altra e solo sapere che lei ha fatto parte della mia vita e che ci sarà sempre, mi fa stare bene;

Nella vita professionale, durante i miei anni con Donatella, che certamente sono stati più che di ispirazione, se guardo a me oggi da imprenditrice, oggi comprendo alcuni suoi atteggiamenti, alcune sue frasi….non è facile essere donna e non è facile essere una donna in carriera.


 

Il consiglio più prezioso:
appellatevi al Cuore.

Il mio consiglio più prezioso è quello di Appellatevi sempre al vostro cuore, lui non mente, non è stato creato per pensare!

Attenti alle vostre menti, vi siete mai chiesti perché si chiama mente? Mentire vi dice qualcosa?

Attente la mente “mente”, il cuore vi tiene in vita, ascoltatelo di più e non aspettate che sia il tempo a risolvere le cose.

Il tempo è alleato solo con chi gliene riconosce l’importanza. E a volte il tempo non c’è più e non c’è neanche modo di ritornare indietro.


 

Credits.

La video intervista di Valeria Orlando è stata creata da
Malaka Studio, con
Pietro Malacarne, Marco Pionato.

Make up, hair e styling
della stessa Valeria Orlando.

Location
Il Salotto di Milano.

Concept, art direction e intervista
Valentina Monari.